Vedendo l'ultima gara della moto2 mi è tornata in mente la supersport di 10 anni fa:
un sacco di partenti, duelli ravvicinati ad ogni curva e tanto spettacolo.
Quindi la moto2 non propone nulla di nuovo, anzi credo che la supersport di allora fosse più interessante se non altro perchè erano rappresentate le case più grosse
(yamaha, honda, suzuki, kawasaki e ducati)
e tutte con moto ben distinguibili a differenza dell'attuale moto2.
Non volendo polemizzare sulla moto2 in cui se non altro le gare sono divertenti,
ma nemmeno sulla supersport attuale in cui i costi sono lievitati in modo assurdo tanto che i partenti sono meno di 20, posto quì un bel video che ben rappresenta lo spirito della SS di quel periodo:
penultima prova del campionato 2000,
Teuchert
(primo in classifica, gli basterebbe piazzarsi per vincere il mondiale)
riceve un bel regalo dal compagno di squadra Kellner per la gioia di Chambon..
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Thursday, 20 May 2010
Monday, 7 December 2009
Helmut Dähne
Oggi mi è venuto in mente il Nürburgring
e subito l'ho associato a Helmut Dähne.
Classe '44, specialista delle derivate di serie e re del Nordschleife.
Detiene tutt'ora il record di 7:49:71
(della versione del circuito accorciata a 20.8 km rispetto ai 22.8km pre-1983)
ottenuto nel 1993 con la RC30, anche se ha dichiarato di averlo più volte infranto in prove non ufficiali.

Il suo più grande rimpianto rimane quello del TT 1976 quando con la BMW R90S
(in coppia con Buthenuth) fu effettivamente il più veloce dalla classe production, ma un assurdo regolamento che prevedeva un bonus in base alla cilindrata, assegnò la vittoria ad una Yamaha 250 con Dahne solo quinto.


Ancor più degno di nota se si considera che la moto del TT era una sua realizzazione, evoluzione della 75/5 con cui già correva, preparata nel tempo libero e senza alcun aiuto dalla casa tedesca nonostante ne fosse un dipendente. La sua carriera agonistica si è protratta fino al 2004, quando a 60 anni ha deciso di ritirarsi a causa dei vari infortuni raccolti negli anni;
gli rimarrà per sempre il titolo di "re" dato che dal '94 dopo l'ennesima vittima, non sono più ammessi rilevamenti cronometrici.

da http://it.wikipedia.org/wiki/Helmut_D%C3%A4hne
e subito l'ho associato a Helmut Dähne.
Classe '44, specialista delle derivate di serie e re del Nordschleife.
Detiene tutt'ora il record di 7:49:71
(della versione del circuito accorciata a 20.8 km rispetto ai 22.8km pre-1983)
ottenuto nel 1993 con la RC30, anche se ha dichiarato di averlo più volte infranto in prove non ufficiali.

Il suo più grande rimpianto rimane quello del TT 1976 quando con la BMW R90S
(in coppia con Buthenuth) fu effettivamente il più veloce dalla classe production, ma un assurdo regolamento che prevedeva un bonus in base alla cilindrata, assegnò la vittoria ad una Yamaha 250 con Dahne solo quinto.


Ancor più degno di nota se si considera che la moto del TT era una sua realizzazione, evoluzione della 75/5 con cui già correva, preparata nel tempo libero e senza alcun aiuto dalla casa tedesca nonostante ne fosse un dipendente. La sua carriera agonistica si è protratta fino al 2004, quando a 60 anni ha deciso di ritirarsi a causa dei vari infortuni raccolti negli anni;
gli rimarrà per sempre il titolo di "re" dato che dal '94 dopo l'ennesima vittima, non sono più ammessi rilevamenti cronometrici.

da http://it.wikipedia.org/wiki/Helmut_D%C3%A4hne
Thursday, 6 November 2008
Motorcycle Racing Heroes of the Past
Sito pieno di foto di piloti, suddivisi per nazionalità.
Ce ne sono anche alcune curiose, come queste in cui Pirovano mostra tutto il suo disappunto per una caduta..
Mondiale Superbike, Hockenheim 1991





http://www.highsider.com/index.htm
Ce ne sono anche alcune curiose, come queste in cui Pirovano mostra tutto il suo disappunto per una caduta..
Mondiale Superbike, Hockenheim 1991





http://www.highsider.com/index.htm
Wednesday, 15 October 2008
Ipse dixit
Da quanto tempo avete smesso di parlare alla vostra motocicletta.
Da quanto tempo non vi svegliate con la voglia di correre in garage.
Da quanto tempo siete stanchi di cambiare una moto al mese.
Di vedere sempre più cilindri e scritte strampalate. E strisce colorate.
E plastica. E milioni di lire usa e getta.
Da quant'è che vi arrabbiate ad ogni motolosalone.
Da quanto vi manca una motocicletta.
Viva. Vera. Diversa da ogni altra.
Che se ne frega dei trecentoallora. E dei casello-casello.
Che non è costruita per uccidere.
Fermatevi per un istante a pensare.
Forse è venuto il momento di tornare alle motociclette.
Da quanto tempo siete stanchi di cambiare una moto al mese.
Di vedere sempre più cilindri e scritte strampalate. E strisce colorate.
E plastica. E milioni di lire usa e getta.
Da quant'è che vi arrabbiate ad ogni motolosalone.
Da quanto vi manca una motocicletta.
Viva. Vera. Diversa da ogni altra.
Che se ne frega dei trecentoallora. E dei casello-casello.
Che non è costruita per uccidere.
Fermatevi per un istante a pensare.
Forse è venuto il momento di tornare alle motociclette.
Wednesday, 17 September 2008
Dave Aldana

Finita l'epoca "classica"
del Continental Circus,
quando le tute hanno iniziato
a cambiar colore,
c'è stato chi ha riproposto
il nero con qualche variante...
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